Dolore al ginocchio
Di seguito vengono descritti i dolori al ginocchio. La patologia viene spiegata tramite una definizione e vengono esaminate le cause del dolore al ginocchio. Vengono mostrati i possibili sintomi. Inoltre, attraverso il funzionamento dei prodotti kybun e con esercizi di esempio viene illustrato come i dolori al ginocchio possono essere trattati.

Definizione
Cosa sono i dolori al ginocchio?
I dolori al ginocchio sono dolori che si manifestano nella zona del ginocchio. Possono avere diverse cause, tra cui lesioni, sovraccarico, infiammazioni o patologie degenerative come l’artrosi. Il dolore al ginocchio può essere valutato secondo diversi caratteri del dolore. Tra l’altro si distingue tra le seguenti caratteristiche:
- Durata: dolore acuto al ginocchio, dolore cronico al ginocchio
- Comparsa: dolore al ginocchio a riposo, dolore al ginocchio sotto carico, dolore al ginocchio dopo sforzo
- Localizzazione: dolore al ginocchio anteriore (p.es. dolore sotto la rotula), posteriore (p.es. dolore alla fossa poplitea), dolore al ginocchio lato mediale, dolore al ginocchio lato laterale
- Intensità: da dolori lievi a forti fino a dolori molto intensi e difficili da sopportare
- Qualità: sordo, pungente, bruciante

Anatomia dell'articolazione del ginocchio I
- Femore
- Legamento collaterale laterale
- Legamento crociato posteriore
- Fibula
- Rotula
- Legamento collaterale mediale
- Legamento crociato anteriore
- Tibia

Anatomia dell'articolazione del ginocchio II
- Muscolo quadricipite femorale
- Tendine del muscolo quadricipite femorale
- Tratto ileotibiale
- Legamento laterale esterno del ginocchio
- Legamento laterale interno del ginocchio
- Tendine rotuleo
Le diverse tipologie di dolore al ginocchio
In questa sezione vengono brevemente descritte le varie tipologie di dolore al ginocchio. Si tratta di una selezione delle forme più frequenti; l’elenco non è esaustivo.
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Rottura del legamento crociato / lesione del legamento crociato
Nel ginocchio esistono un legamento crociato anteriore e uno posteriore. Una rottura o una lesione del legamento crociato si verifica solitamente a seguito di movimenti di torsione improvvisi (ginocchio ruotato) o per impatto diretto. I sintomi tipici sono dolore articolare al ginocchio, gonfiore e instabilità dell’articolazione. Il legamento crociato anteriore è generalmente molto più frequentemente coinvolto.
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Lesione del menisco / rottura del menisco
Una rottura o lesione del menisco interessa i dischi cartilaginei a forma di mezzaluna nel ginocchio, che fungono da ammortizzatori. Queste lesioni si verificano spesso a seguito di torsioni improvvise o carichi intensi. I sintomi sono dolore articolare al ginocchio, gonfiore e blocchi nell’articolazione. I soggetti colpiti spesso lamentano dolore al ginocchio durante l’estensione.
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Rottura del legamento collaterale mediale / lesione del legamento interno
Una rottura o lesione del legamento collaterale mediale interessa il legamento sul lato interno del ginocchio, che garantisce la stabilità dell’articolazione. Questa lesione si verifica frequentemente a seguito di forze esterne, come negli incidenti sportivi. I sintomi sono dolore al ginocchio sul lato interno e movimento limitato. Talvolta il ginocchio può essere gonfio sul lato interno.
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Rottura del legamento collaterale laterale / lesione del legamento esterno
Una rottura o lesione del legamento collaterale laterale interessa il legamento sul lato esterno del ginocchio, che contribuisce alla stabilizzazione dell’articolazione. Questa lesione si verifica spesso per torsioni improvvise o forti sollecitazioni esterne, tipiche negli sport con cambi di direzione rapidi. I sintomi sono dolore laterale al ginocchio sotto sforzo, gonfiore e instabilità articolare.
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Lesione della cartilagine
Una lesione della cartilagine nel ginocchio interessa il rivestimento cartilagineo delle superfici articolari e può essere causata da sovraccarico, incidenti o usura. I sintomi sono dolore, gonfiore e ridotta mobilità dell’articolazione. I pazienti spesso lamentano dolore al ginocchio durante lo sforzo.
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Lussazione della rotula (lussazione patellare)
Una lussazione della rotula, chiamata anche lussazione patellare, si verifica quando la rotula esce dalla sua normale posizione nell’articolazione del ginocchio. Ciò avviene spesso a seguito di movimenti di torsione improvvisi o per impatto diretto. I sintomi sono forte dolore anteriore al ginocchio, gonfiore e un’evidente malposizione della rotula.
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Frattura della rotula (frattura patellare)
Una frattura della rotula è una lesione della rotula spesso causata da un colpo diretto o da una caduta sul ginocchio. La rotula può fratturarsi in più parti o presentare una semplice crepa. Questa frattura provoca forti dolori, gonfiore e ridotta mobilità del ginocchio.
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Rottura del tendine rotuleo
La rottura del tendine rotuleo è una lesione del tendine che collega la rotula alla tibia. Questa lesione si verifica spesso durante attività sportive, specialmente in seguito a salti o atterraggi bruschi. La rottura del tendine rotuleo provoca forti dolori al ginocchio, limitazione dei movimenti e incapacità di estendere la gamba.
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Rottura del tendine del quadricipite
La rottura del tendine del quadricipite è una lesione del tendine che collega il muscolo della coscia (quadricipite) alla rotula. Questo tipo di lesione si verifica frequentemente durante movimenti esplosivi come salti improvvisi o cambi di direzione rapidi. La rottura del tendine del quadricipite provoca forti dolori, gonfiore e notevole limitazione nella flessione del ginocchio.
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Artrosi del ginocchio
L’artrosi del ginocchio è una malattia degenerativa in cui la cartilagine dell’articolazione si consuma nel tempo, causando dolore articolare, gonfiore e ridotta mobilità. Si presenta spesso con l’avanzare dell’età, ma può essere favorita anche da lesioni o sovraccarico dell’articolazione. I sintomi peggiorano spesso nel tempo, rendendo difficoltosa la deambulazione e altre attività. Possono manifestarsi sia dolori al ginocchio sotto sforzo sia dolori a riposo.
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Ginocchio del corridore
Il ginocchio del corridore, noto anche come sindrome dolorosa patellofemorale, è una condizione dolorosa provocata da disallineamento o sovraccarico del ginocchio. Si manifesta di solito con dolore nella parte anteriore del ginocchio, soprattutto durante attività come corsa, salire le scale o accovacciarsi. La causa spesso è un cattivo allineamento della rotula o un sovraccarico dei muscoli che circondano il ginocchio.
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Sindrome della punta della rotula (ginocchio del saltatore)
La sindrome della punta della rotula, nota anche come ginocchio del saltatore, è un’infiammazione dolorosa all’area di inserzione del tendine rotuleo sulla parte inferiore della rotula. Questa lesione si verifica spesso in sport che richiedono salti ripetuti o cambi di direzione rapidi, come pallacanestro o pallavolo. Anche in questo caso si tratta di un sovraccarico o malfunzionamento del ginocchio. I soggetti colpiti lamentano forti dolori al ginocchio durante l’attività, in particolare saltando o salendo le scale.
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Artrite reumatoide
L’artrite reumatoide, chiamata anche poliartrite cronica, è una malattia infiammatoria cronica in cui il sistema immunitario attacca le articolazioni, specialmente mani e piedi. Anche il ginocchio può essere coinvolto. Questa malattia autoimmune provoca dolore articolare, gonfiore e rigidità nelle articolazioni interessate, limitando fortemente la mobilità. Con il progredire della malattia possono verificarsi danni articolari e deformità, causando dolore sia sotto sforzo sia a riposo.
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Cisti di Baker
Una cisti di Baker è un rigonfiamento pieno di liquido nella fossa poplitea, causato da una produzione aumentata di liquido articolare. I pazienti spesso lamentano dolore nella piega del ginocchio. La cisti di Baker si presenta spesso come conseguenza di patologie del ginocchio come artrosi o infiammazione e può causare tensione, gonfiore e limitazione dei movimenti.
Cause del dolore al ginocchio
Le cause del dolore al ginocchio sono molteplici: da lesioni acute a malattie croniche fino a errori o sovraccarichi funzionali del ginocchio, molte condizioni possono provocare disturbi. Le cause più comuni si possono grossolanamente suddividere in tre categorie: cause traumatiche, malattie degenerative e processi infiammatori. Ad eccezione delle cause traumatiche, spesso dovute a un aumento della forza applicata (p.es. impatto da avversario, cambi di direzione rapidi, movimenti stop-and-go, ecc.), per le malattie degenerative e i processi infiammatori lo stile di vita e le condizioni ambientali giocano un ruolo determinante.
In passato i nostri antenati dovevano muoversi in modo più ampio e integrato per procurarsi il cibo. La caccia, la raccolta di bacche o l’agricoltura ne sono esempi. Per lunghi tratti questi movimenti avvenivano a piedi nudi su terreni naturali. Il tipo di terreno e il volume del movimento hanno, tra l’altro, contribuito a sviluppare una muscolatura del piede e della gamba ben definita e naturalmente sollecitata. Lo stile di vita si è modificato notevolmente nel corso dei millenni. La civiltà moderna è spesso caratterizzata da inattività e da uno stile di vita sedentario. Quando ci muoviamo, lo facciamo spesso su superfici dure e piane come cemento o asfalto e con calzature rigide e di sostegno. Di conseguenza, la quantità e la qualità del movimento cambiano e questo porta ad adattamenti corporei. Di seguito verranno descritte le conseguenze di questi cambiamenti sulla comparsa del dolore al ginocchio.
Inattività e stile di vita sedentario
Lo stile di vita moderno, caratterizzato da inattività e sedentarietà, provoca un carico anomalo sull’apparato locomotore. L’inattività e la sedentarietà portano a cambiamenti fisici che possono favorire i dolori al ginocchio. I seguenti cambiamenti contribuiscono in modo significativo all’insorgenza del dolore al ginocchio:
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Muscolatura indebolita
L’inattività e lo stile di vita sedentario provocano l’atrofia della muscolatura essenziale. I muscoli del piede e della gamba giocano un ruolo cruciale per la salute del ginocchio. I muscoli che circondano il ginocchio, in particolare il quadricipite, i muscoli posteriori della coscia (hamstring) e i muscoli del polpaccio, garantiscono la stabilità. Quando questi muscoli sono deboli, il ginocchio perde il supporto necessario, portando a movimenti incontrollati e a sovraccarichi. Questo aumenta il rischio di lesioni come distensioni legamentose o danni al menisco. Inoltre, muscoli forti assorbono parte dell’impatto durante camminata, corsa o salti, proteggendo le superfici articolari. Una muscolatura debole non assolve adeguatamente questo compito, aumentando la pressione sulle superfici articolari e favorendo l’usura della cartilagine con possibile evoluzione in artrosi. Uno squilibrio muscolare, ad esempio tra quadricipite e hamstring, può alterare la posizione della rotula e provocare malallineamenti. Ciò può portare al ginocchio del corridore (sindrome patellofemorale) o al ginocchio del saltatore (sindrome della punta della rotula), poiché la rotula non scorre più correttamente nella sua sede.
Ma non è importante solo la muscolatura attorno al ginocchio: anche i piedi, che costituiscono il primo punto di contatto durante il carico, svolgono un ruolo fondamentale per la salute del ginocchio. Una funzionale muscolatura del piede sostiene l’arco longitudinale, riducendo così la trasmissione delle forze verso il ginocchio durante stazione e deambulazione. Allo stesso tempo, una muscolatura plantare efficace assicura un naturale rollio del piede, prevenendo dopo il contatto del tallone un abbassamento incontrollato del piede. Un abbassamento incontrollato del piede trasferisce un colpo al ginocchio ad ogni passo invece di guidarlo fisiologicamente. Questo sovra- e malcarico porta a un’eccessiva sollecitazione dell’articolazione e delle strutture circostanti. -
Difetti del piede
Una muscolatura indebolita può favorire difetti strutturali del piede. Le alterazioni del piede influenzano in modo significativo l’insorgenza del dolore al ginocchio poiché modificano l’asse della gamba e la distribuzione del carico nel ginocchio. I piedi formano la base dell’apparato locomotore e ogni malposizionamento si ripercuote verso l’alto su ginocchio, anca e persino sulla colonna vertebrale. Ad esempio, i difetti del piede spesso modificano la posizione della tibia e del ginocchio, causando un asse della gamba verso l’interno (ginocchia a X) o verso l’esterno (ginocchia a O), con conseguente carico irregolare dell’articolazione. A lungo termine questo può causare dolore e degenerazione articolare (artrosi).
Una muscolatura plantare debole può portare al collasso dell’arco longitudinale, con conseguente piede piatto o cadente. Così il piede perde la sua funzione ammortizzante naturale durante cammino e stazione, e la forza d’impatto viene trasmessa al ginocchio. Questo aumento del carico può provocare dolore al ginocchio. -
Circolazione ridotta
Una circolazione ridotta può influire notevolmente sull’insorgenza dei disturbi al ginocchio, poiché il ginocchio e le strutture circostanti dipendono da un’adeguata fornitura di ossigeno e nutrienti. Una cattiva circolazione rallenta i processi di guarigione, indebolisce i tessuti e favorisce l’infiammazione nel ginocchio. L’articolazione è circondata da cartilagine, tendini, legamenti e muscoli, che necessitano tutti di un buon apporto sanguigno per mantenersi sani. Se la circolazione è compromessa, questi tessuti ricevono meno ossigeno e nutrienti, peggiorando la qualità dei tessuti e aumentando il rischio di danni cartilaginei, irritazioni tendinee e malattie degenerative come l’artrosi del ginocchio.
Dopo lesioni o sovraccarichi, una buona circolazione e il relativo apporto di ossigeno sono essenziali per la guarigione. Una circolazione insufficiente può ritardare la rigenerazione e portare a una mancata risoluzione di piccoli danni, evolvendo in dolore cronico e problemi persistenti. Inoltre, una scarsa circolazione rallenta l’eliminazione dei prodotti di scarto metabolici nel tessuto, favorendo reazioni infiammatorie che aumentano dolore e gonfiore. In malattie come l’artrite reumatoide o la gotta la circolazione gioca un ruolo importante, poiché i processi infiammatori possono essere amplificati da una scarsa perfusione. -
Disfunzione fasciale
Le fasce sono strutture di tessuto connettivo che avvolgono e collegano muscoli, tendini, legamenti e organi. Le fasce possono perdere la loro struttura originale, diventare fragili, aderire o indurirsi quando sono sottoposte a carichi irregolari o non fisiologici. Questo degrado porta a una perdita dell’elasticità del sistema fasciale, compromettendone la funzione. Le fasce svolgono un ruolo centrale nel movimento, nella stabilità e nella trasmissione della forza. Quando perdono elasticità, aumentano le tensioni intorno al ginocchio. Questa tensione avvicina femore e tibia e porta la rotula verso l’articolazione, aumentando la pressione sulla cartilagine e generando tensioni anomale che favoriscono lesioni e infiammazioni.
Fasce indurite o adese possono anche compromettere i vasi sanguigni, peggiorando la circolazione e rallentando la rigenerazione di muscoli, tendini e cartilagine. Inoltre limitano la mobilità del ginocchio e causano carichi scorretti. Maggiori dettagli vengono forniti nella sezione successiva. -
Rigidità articolare
A causa dell’inattività e dello stile di vita sedentario, le articolazioni non vengono fatte lavorare nel loro massimo range possibile. Ne consegue una rigidità naturale delle articolazioni. Articolazioni rigide, specialmente nel piede e dintorni, impediscono un naturale rollio, aumentando così la forza d’impatto sull’articolazione del ginocchio. Questo può provocare dolore. Anche il ginocchio stesso può irrigidirsi per inattività, riducendo la libertà di movimento e portando a carichi non fisiologici. Di conseguenza strutture come muscoli, tendini e legamenti devono lavorare di più, favorendo sovraccarichi e dolori. Inoltre, la limitata mobilità riduce l’apporto di nutrienti alla cartilagine, aumentando a lungo termine il rischio di artrosi e danni articolari. La naturale rigidità porta anche a una riduzione dell’uso muscolare attorno al ginocchio, causando atrofia e maggiore instabilità, con conseguente rischio aumentato di lesioni. Per compensare la rigidità, molti pazienti adottano schemi di movimento non salutari che sovraccaricano altre articolazioni come anca e caviglia, generando ulteriori disturbi.
Pavimenti duri e piani e scarpe rigide di supporto
Pavimenti duri e piani e scarpe rigide e di supporto hanno un impatto significativo sulle articolazioni del ginocchio e possono provocare o aggravare disturbi al ginocchio. I seguenti fattori contribuiscono in modo rilevante all’insorgenza del dolore:
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Ridotta ammortizzazione e aumento delle forze applicate
Ridotta ammortizzazione e aumento delle forze applicate: camminando su pavimenti duri e piani e indossando scarpe rigide di supporto, soprattutto al momento del contatto con il tallone, si generano forze maggiori sull’apparato locomotore. A causa della rigidità dei pavimenti industriali e della suola delle scarpe convenzionali, le forze d’impatto non vengono assorbite e il corpo subisce un carico più elevato. Questa forza maggiore colpisce prima i piedi e poi viene trasmessa al ginocchio. Più i piedi sono incapaci di assorbire queste forze, maggiore sarà il carico sul ginocchio e più alto il rischio di artrosi, dolore da sovraccarico o infiammazione del ginocchio.
Inoltre, a causa dell’aumento e della precoce insorgenza della forza d’impatto, il tempo di reazione possibile della muscolatura responsabile si accorcia. Se i muscoli non riescono a contrarsi in tempo, l’articolazione non viene stabilizzata adeguatamente, provocando anch’esso sovra- e malcarico. La scarsa attivazione muscolare dei piedi porta a un ribaltamento incontrollato del mesopiede dopo il contatto del tallone. Si viene a creare quello che viene chiamato piede a cerniera (o “collapse”): questo comporta un ulteriore colpo sul ginocchio e ne provoca sovraccarico. Anche i muscoli stabilizzatori della tibia e del femore non riescono a reagire rapidamente alla forza precoce e aumentata, determinando una ridotta tensione muscolare e un ginocchio instabile, con carico maggiore su ginocchio e strutture circostanti.
- Carico massimo al tempo 1 al contatto del tallone con scarpe convenzionali
- Carico massimo al tempo 2 al contatto del tallone con scarpe kybun
- Forza in Newton
- Tempo in secondi
- Camminare su pavimento duro e piatto con scarpe kybun
- Camminare su pavimento duro e piatto con altre scarpe
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Funzione plantare ridotta e indebolimento muscolare
L’articolazione del ginocchio fa parte di un sistema complesso che coordina il movimento dal piede alla gamba fino all’anca. Movimenti flessibili e naturali sono fondamentali per distribuire il carico in modo uniforme e ridurre la pressione sul ginocchio. Scarpe rigide e di supporto possono compromettere gravemente questo naturale movimento. Queste calzature stabilizzano artificialmente il piede e limitano la mobilità delle articolazioni plantari. Di conseguenza, importanti muscoli e tendini coinvolti nella stabilità della gamba vengono meno attivati. Questo può provocare un maggiore carico sulle articolazioni del ginocchio e sulle strutture circostanti, aumentando il rischio di lesioni, infiammazioni e usura del ginocchio.
Studi dimostrano che le scarpe rigide e di supporto sono spesso associate a una ridotta attività muscolare in polpacci e quadricipite. Questi muscoli sono però fondamentali per scaricare il ginocchio: una loro debolezza aumenta il rischio di sovraccarico e malfunzionamento del ginocchio. -
Sequenza di movimento innaturale
I movimenti naturali sono progettati per rispondere in modo dinamico a terreni variabili. Pavimenti duri e piani e scarpe rigide ostacolano chiaramente una sequenza motoria fisiologica. Da una parte, la mancanza di attivazione muscolare al contatto del tallone porta a un ribaltamento incontrollato del piede (piede a cerniera) come descritto sopra. Dall’altra, la rigidità dei pavimenti e delle suole convenzionali impedisce un naturale rollio del piede. La mancanza di rollio impedisce che il ginocchio venga mobilizzato sul suo massimo arco articolare, esponendolo a carichi ripetuti sempre nello stesso range. Questo causa il sovraccarico di alcune strutture e la sottoutilizzazione di altre. Le strutture sovraccaricate tendono a infiammarsi, lesionarsi e consumarsi; quelle sottoutilizzate possono atrofizzarsi. Inoltre, le scarpe rigide riducono il feedback sensoriale proveniente dal piede, diminuendo così lo scambio di informazioni e la capacità di adattamento. Quando il piede non appoggia correttamente, cambia anche la direzione della trazione di muscoli e tendini che stabilizzano la rotula. Ciò può portare a malposizionamenti della rotula e favorire condizioni come il ginocchio del corridore (sindrome patellofemorale) o il ginocchio del saltatore (sindrome della punta della rotula).
Sintomi del dolore al ginocchio
È importante sottolineare che gli elenchi seguenti riportano i sintomi più comuni del dolore al ginocchio. L’elenco non è però esaustivo e sono possibili anche sintomi atipici non riportati qui. I sintomi dipendono spesso da fattori come soglia del dolore, causa della lesione, entità del danno, condizione fisica ecc. Per una diagnosi certa è consigliabile rivolgersi a un medico.
- Dolore al ginocchio sotto carico: dolore da lieve a intenso durante cammino, corsa o altre attività. Dolore durante la salita/discesa delle scale. Possono inoltre comparire dolori al ginocchio durante la flessione o l’estensione, nonostante si tratti di carichi relativamente bassi. Tipicamente il dolore al ginocchio durante la corsa è così frequente da rendere l’attività impossibile.
- Dolore a riposo: dolore da lieve a intenso a riposo o notturno. Il dolore a riposo spesso indica processi infiammatori o artrosi nell’articolazione del ginocchio. Dolore all’avvio: dolore al ginocchio al risveglio o dopo un periodo prolungato di inattività.
- Sintomi sensibili al tempo meteorologico: dolore e rigidità che possono peggiorare con umidità o freddo.
- Dolore alla pressione: il ginocchio è sensibile al tatto o alla pressione, p.es. sulla rotula o ai punti di inserzione tendinea.
- Gonfiore: ginocchio gonfio con accumulo visibile o palpabile di liquido, spesso dovuto a irritazione o lesione.
- Surriscaldamento e arrossamento: il ginocchio è caldo e arrossato, segno di possibile infiammazione.
- Versamento articolare: accumulo di liquido nell’articolazione del ginocchio che provoca senso di tensione e ridotta mobilità. Il dolore articolare può derivarne.
- Limitazione funzionale: il ginocchio non si può più flettere o estendere completamente, spesso per gonfiore o danni cartilaginei. In questi casi si possono verificare dolori durante l’estensione oltre il range consentito. Anche dolori durante la flessione possono essere conseguenza di limitazioni di movimento.
- Sensazione di blocco: ostacoli improvvisi al movimento del ginocchio, spesso causati da lesioni del menisco o da corpi liberi nell’articolazione. Spesso il movimento provoca dolore.
- Instabilità: sensazione di cedimento o che il ginocchio “venga meno”, spesso dovuta a lesioni legamentose o a debolezza muscolare.
- Rigidità: sensazione di ginocchio rigido, soprattutto dopo un lungo periodo seduti o al mattino. Spesso associata a dolore al movimento iniziale.
- Antalgie: evitamento inconscio di determinati movimenti che può sovraccaricare altre articolazioni.
- Tensione muscolare: indurimenti dei muscoli sovraccaricati.
- Dolore: a seconda della causa può manifestarsi come dolore pungente, sordo o pulsante.
- Intorpidimento o formicolio: irritazioni nervose possono provocare intorpidimento o la sensazione di “formiche”.
- Dolore irradiato: il dolore al ginocchio può irradiarsi verso coscia o gamba.
Terapia convenzionale - Cosa aiuta per i dolori al ginocchio
Per trattare i dolori al ginocchio esistono diversi approcci. Di seguito vengono elencate alcune terapie per i disturbi al ginocchio. L’elenco non è esaustivo. Possono anche essere combinate varie misure per il trattamento. Si raccomanda una consultazione medica per determinare la terapia più appropriata.
- Riposo e riduzione del carico: scaricare temporaneamente per evitare sovraccarichi e irritazioni.
- Fisioterapia: con esercizi e terapie specifiche si mira a migliorare la mobilità, rafforzare la muscolatura e alleggerire l’articolazione, riducendo così il dolore sotto sforzo e a riposo.
- Allenamento mirato di forza e mobilità: con un allenamento regolare e mirato si possono alleviare i dolori al ginocchio.
- Terapia del movimento: esercizi a basso impatto (p.es. nuoto, ciclismo o yoga) favoriscono mobilità e muscolatura senza sovraccarico. Inoltre migliorano la circolazione.
- Riduzione del peso: diminuendo il peso corporeo si alleggeriscono le articolazioni del ginocchio e i muscoli circostanti.
- Allenamento fasciale: sciogliere adesioni fasciali per migliorare la mobilità e ridurre il dolore.
- Massaggi: per sciogliere tensioni e blocchi.
- Applicazioni di freddo e calore: freddo (p.es. impacchi ghiacciati) per ridurre l’infiammazione, calore per rilassare i muscoli.
- Terapia con campi magnetici o elettroterapia: favorire la circolazione e ridurre il dolore.
- Adattamento alimentare e integratori: dieta anti-infiammatoria (p.es. omega-3) e integratori per il metabolismo della cartilagine (p.es. glucosamina, condroitina).
- Ausili ortopedici: bendaggi o ortesi per supportare e stabilizzare il ginocchio. Plantari per correggere difetti e alleggerire zone specifiche dell’articolazione.
- Terapia farmacologica: farmaci analgesici e antinfiammatori.
- Terapie alternative: agopuntura, taping o osteopatia per ridurre il dolore e migliorare la circolazione.
- Iniezioni articolari: acido ialuronico per migliorare la lubrificazione e alleviare il dolore. Cortisone per ridurre l’infiammazione in episodi acuti e alleviare il dolore.
- Terapia con plasma autologo: questa tecnica sfrutta le proprietà curative del sangue autologo per favorire la rigenerazione della cartilagine e ridurre il dolore.
- Interventi chirurgici: artroscopia per la pulizia minimamente invasiva dell’articolazione, rimozione di frammenti cartilaginei; osteotomia per correggere malallineamenti tramite resezione ossea; protesi del ginocchio (parziale o totale) per sostituire l’articolazione nei casi di artrosi molto avanzata.
Spesso molte di queste misure non portano a una riduzione duratura del dolore al ginocchio, perché le cause sottostanti non vengono eliminate. L’obiettivo di qualsiasi trattamento dovrebbe quindi essere l’eliminazione delle cause. Come descritto sopra, dovrebbero essere affrontati inattività, stile di vita sedentario, pavimenti duri e piani e calzature rigide di supporto. Il funzionamento dei prodotti kybun risulta adatto come terapia per i dolori al ginocchio, poiché può agire sulle cause menzionate.
Funzionamento kybun - Cosa aiuta per i dolori al ginocchio
I prodotti kybun mirano a eliminare gli effetti dannosi dei pavimenti duri e piani e delle calzature rigide, affrontando al contempo l’inattività e lo stile di vita sedentario. Grazie alla proprietà elastica e ammortizzante dei materiali kybun, l’apparato locomotore viene da un lato alleggerito e dall’altro attivato. L’alleggerimento permette in una prima fase di ridurre il dolore al ginocchio. L’attivazione mira ad agire sulle cause dei problemi al ginocchio affinché i disturbi si risolvano a lungo termine. Perciò le scarpe kybun sono particolarmente adatte per i dolori al ginocchio, poiché aiutano nel trattamento grazie ai seguenti meccanismi d’azione:
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Attivazione muscolare e stabilizzazione dell’articolazione del ginocchio
Camminando con le scarpe kybun, il tallone può affondare nella suola compressibile grazie al materiale elastico-molle. In questo modo il carico viene costruito lentamente e in modo controllato, dando al corpo più tempo per attivare la muscolatura rilevante. La muscolatura delle gambe, attivata e tesa, stabilizza il ginocchio e alleggerisce sia l’articolazione che le strutture circostanti. Al contrario, camminare su pavimenti duri e piani con scarpe rigide comporta un impatto non smorzato sui piedi. Poiché il carico agisce in modo brusco, i muscoli non hanno tempo sufficiente per reagire e la stabilizzazione del ginocchio non avviene. Questo può causare sovraccarico e danni al ginocchio e alle strutture adiacenti.
- Scarpe convenzionali (sinistra): reazione muscolare ritardata e incontrollata impedisce la stabilizzazione del ginocchio.
- Scarpe kybun (destra): muscolatura tesa conduce alla stabilizzazione del ginocchio.
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Riduzione dell’impatto dei pavimenti duri e piani grazie all’effetto ammortizzante
Al momento del contatto del tallone nelle scarpe kybun, il materiale elastico della suola si comprime permettendo al retropiede di affondare. Questa ammortizzazione controllata riduce l’impatto delle forze e diminuisce il carico sull’articolazione del ginocchio e sulle strutture circostanti. Simile a un airbag nell’auto, la suola kybun assorbe le forze d’urto e favorisce un movimento più dolce e meno gravoso per le articolazioni. Questo può già ridurre significativamente il dolore al ginocchio sotto carico nei primi passi.
- Forza d'impatto 1 al contatto del tallone con scarpe convenzionali
- Forza d'impatto 2 al contatto del tallone con scarpe kybun
- Forza in Newton
- Tempo in secondi
- Camminare su pavimento duro e piatto con scarpe kybun
- Camminare su pavimento duro e piatto con altre scarpe
Inoltre, grazie al lento affondamento del tallone nel materiale elastico, il corpo ha più tempo per contrarre i gruppi muscolari rilevanti. La maggiore tensione di base della muscolatura permette di stabilizzare le singole articolazioni e ridurre così le forze trasmesse alla colonna vertebrale e alle strutture circostanti.
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Attivazione e rafforzamento muscolare grazie alla proprietà elastica
Camminando e stando in piedi sulla superficie elastica kybun, il corpo compie continuamente piccoli movimenti di compensazione per mantenere l’equilibrio. L’instabilità mirata dei prodotti kybun attiva la muscolatura profonda stabilizzatrice, fondamentale per la postura e la stabilità articolare.
Così il ginocchio e le strutture adiacenti sono meglio supportati e alleggeriti. Allo stesso tempo migliorano le capacità coordinative, poiché si ottimizza l’interazione tra sistema nervoso e muscolatura. Questo porta a una migliore percezione corporea e a una maggiore precisione in ogni movimento.
Equilibrio ed EMG
La capacità di equilibrio è stata misurata con una pedana di forza osservando lo spostamento del baricentro antero-posteriore e medio-laterale in posizione eretta. Parallelamente è stata registrata l’attività muscolare tramite elettromiografia (EMG).

Con scarpe convenzionali
- Ridotta attività muscolare
- Ridotta escursione del baricentro

Con scarpe kybun
- Aumentata attività muscolare
- Aumentata escursione del baricentro
Grazie all’attivazione e al rafforzamento della muscolatura plantare è possibile contrastare difetti del piede come piede piatto, piede cavo o valgismo che spesso nascono da deficit muscolari. Un arco longitudinale intatto riduce le forze generate al contatto del tallone e alleggerisce anche le singole vertebre e i tessuti molli. Inoltre, evitando che il piede ruoti in modo eccessivo verso l’interno o l’esterno, l’asse della gamba rimane nella sua posizione fisiologica e la colonna vertebrale e le strutture adiacenti sono protette da ulteriori sovraccarichi. Durante il lento e controllato affondamento del tallone nel materiale elastico si crea una pre-tensione miofasciale nei muscoli coinvolti. Questa pre-tensione e la migliorata attività muscolare consentono una precoce stabilizzazione e guida della colonna vertebrale, riducendo l’impatto sulle strutture dorsali e sui tessuti molli circostanti.
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Rollio naturale del piede e aumento dell’escursione articolare grazie all’effetto rebound
Le scarpe kybun elastiche-ammortizzanti con effetto rebound consentono, grazie alla pre-tensione muscolare e alla ridotta accelerazione, un contatto del tallone controllato. In questo modo si evita l’abbassamento incontrollato del piede che graverebbe sul ginocchio ad ogni passo. Il rollio attivo sul materiale elastico kybun sfrutta l’intera escursione del piede, dal tallone alle dita. Questo movimento naturale sollecita anche il ginocchio in modo più dinamico invece di mantenerlo sempre nello stesso spettro di movimento. Ciò previene infiammazioni, lesioni e degenerazione della cartilagine, riducendo i carichi puntiformi. Allo stesso tempo il ginocchio resta mobile e protetto da tensioni e blocchi. Il movimento fisiologico attiva e rafforza i muscoli, favorisce la circolazione e può così alleviare i dolori al ginocchio.
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Miglioramento della circolazione grazie alla maggiore attività motoria
Una migliore circolazione gioca un ruolo decisivo nei disturbi al ginocchio, poiché influisce positivamente sull’articolazione e sulle strutture circostanti. Essa trasporta nutrienti e ossigeno a cartilagini, legamenti, tendini e muscoli, essenziali per la stabilità del ginocchio. Poiché la cartilagine è poco vascolarizzata, un aumento della perfusione sanguigna può favorirne la rigenerazione e sostenere i processi di guarigione. Inoltre una maggiore circolazione accelerà l’eliminazione dei prodotti di scarto metabolici e delle sostanze pro-infiammatorie. Ciò riduce i gonfiori e può alleviare il dolore, soprattutto in condizioni croniche come l’artrosi. I processi infiammatori che danneggiano a lungo termine l’articolazione possono così essere rallentati. Anche la produzione di liquido sinoviale viene stimolata, migliorando la mobilità e proteggendo la cartilagine dall’usura. Inoltre i muscoli intorno al ginocchio beneficiano della migliore perfusione: muscoli ben irrorati sono più efficaci, più rilassati e meno soggetti a tensioni che gravano sul ginocchio. Questo favorisce un movimento naturale e può ridurre i dolori dovuti a sovraccarico. I materiali elastici kybun promuovono il movimento e quindi l’attivazione muscolare, incrementando la circolazione e favorendo così i vantaggi sopra descritti.
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Promozione del movimento e riduzione della sedentarietà
I prodotti elastici kybun aumentano il piacere del movimento, poiché il materiale unico alleggerisce il ginocchio e le strutture circostanti. Allo stesso tempo l’attività fisica attiva e rafforza la muscolatura e migliora la circolazione – entrambi con benefici già descritti. Inoltre l’uso dei prodotti kybun può ridurre i tempi di seduta, evitando contratture e blocchi delle strutture miofasciali. Camminare e stare in piedi più frequentemente allunga in particolare i flessori dell’anca, spesso contratti, e la catena posteriore composta da muscoli del polpaccio e della coscia. Questo migliora la mobilità e supporta una guida naturale e sana del ginocchio e delle strutture adiacenti.
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Cura e protezione delle fasce
Le fasce stabilizzano il ginocchio e distribuiscono il carico in modo uniforme ad ogni passo, proteggendo da infiammazioni, lesioni e usura. Fasce sane sono elastiche e prive di aderenze o tensioni; questa elasticità favorisce la mobilità del ginocchio e sostiene la circolazione, essenziale per la nutrizione e la rigenerazione del ginocchio e dei tessuti circostanti. Con le scarpe kybun si favorisce un movimento naturale che preserva l’elasticità fasciale.
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Distribuzione del carico ottimizzata
Camminando e stando in piedi con le scarpe kybun, l’intera pianta del piede viene avvolta dal materiale elastico, garantendo una distribuzione uniforme della pressione. Questo riduce la pressione puntiforme sulle articolazioni del ginocchio. Inoltre il movimento leggero e costante nei prodotti kybun amplia la superficie di carico, contribuendo anch’esso a ridurre punti di pressione localizzati.

con kybun

senza kybun
Consigli d’uso per i dolori al ginocchio
Prima di indossare le scarpe kybun per la prima volta, è opportuno tenere presenti alcuni consigli d’uso. L’applicazione corretta può contribuire ad alleviare il dolore al ginocchio. I problemi al ginocchio vanno inoltre trattati con una terapia mirata, che verrà descritta nella sezione seguente.
- Indossate le scarpe kybun inizialmente solo per il tempo che il vostro corpo tollera. Inserite pause d’uso se il dolore aumenta o se si manifesta affaticamento dell’apparato locomotore. Il trattamento dei dolori al ginocchio richiede tempo. A causa dell’effetto attivante dei prodotti kybun, la muscolatura viene allenata e ciò può provocare, soprattutto all’inizio, le cosiddette reazioni iniziali.
- Premete il tallone lentamente e in modo controllato nel materiale elastico, in modo che il ginocchio venga alleggerito. Cercate un punto di carico in cui il dolore al ginocchio e alle strutture circostanti sia ridotto o assente. All’inizio fate attenzione a non fare un rollio eccessivo sul tallone.
- Fate passi piccoli e controllati all’inizio, riducendo il rollio sull’avampiede in modo da generare meno movimento nel ginocchio. Aumentate gradualmente l’escursione del piede nel tempo, se possibile.
- Provate gli esercizi descritti di seguito per potenziare l’efficacia delle scarpe kybun e aumentare la probabilità di guarigione.

Per chi è nuovo a kybun
Indossando le scarpe kybun il passo cambia da un movimento attenuato a uno naturale. Nel 90% dei casi ciò avviene senza problemi.
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Cosa fare per il dolore al ginocchio? Esercizi utili
Per potenziare l’efficacia delle scarpe kybun e aumentare la probabilità di guarigione dai disturbi al ginocchio consigliamo gli esercizi seguenti. La selezione non è esaustiva e può essere integrata da altri esercizi. In generale vale per tutte le esercitazioni che il dolore al ginocchio e nelle aree circostanti non deve aumentare. Se un esercizio peggiora il dolore, va interrotto. Sensazioni di sollievo o dolore risolutore al di fuori del punto dolente sono auspicabili.
Gli esercizi sono suddivisi nelle seguenti aree: “Camminare correttamente con le scarpe kybun”, “Allungamento muscolare”, “Rulli fasciali” e “Rinforzo”. Idealmente le varie aree vengono utilizzate in modo complementare come terapia per i problemi al ginocchio.
Camminare correttamente con le scarpe kybun
La qualità di ogni singolo passo è determinante nel trattamento del dolore al ginocchio, per ridurre i sintomi e correggere i sovra- e malcarichi. Le scarpe kybun offrono quindi una terapia ideale per il dolore al ginocchio.
Contatto del tallone controllato

- Premere il tallone con cautela e in modo controllato nel materiale elastico per individuare l’intensità e il punto di carico senza provocare dolore al ginocchio.
- Tenere il piede in posizione controllata in modo che non si inclini né verso l’interno né verso l’esterno. Questo mantiene il ginocchio in una posizione lineare.
- Appoggiare mediopiede e avampiede in modo lento e controllato, evitando che il ginocchio subisca un colpo.
- Esercizi lenti aiutano a ricostruire la muscolatura stabilizzatrice intorno al ginocchio.
Rollio controllato

- Leggero rollio sull’avampiede, evitando inizialmente una spinta molto intensa con le dita dei piedi. Più forte è il rollio, maggiore è l’escursione del ginocchio. In caso di ginocchio teso o bloccato, l’aumento dell’escursione può aumentare il dolore. In tal caso bisogna prima sciogliere tensioni e blocchi.
- Sperimentare l’escursione possibile del piede senza dolore e aumentarla se tollerata.
Allungamento muscolare
L’allenamento della lunghezza muscolare è fondamentale nel trattamento dei problemi al ginocchio, poiché spesso i disturbi derivano da accorciamenti, tensioni e blocchi delle catene miofasciali. Attraverso esercizi di stretching mirati si possono affrontare tali accorciamenti e tensioni, rappresentando quindi una terapia adeguata per i dolori al ginocchio.
Muscolatura anteriore della coscia

- Leggera rollata sull’avampiede senza spingere con forza sulle dita dei piedi. Più ampia è la rollata, maggiore è l’escursione del ginocchio. In presenza di ginocchio contratto o bloccato, aumentare l’escursione può incrementare il dolore: in tal caso prima sciogliere tensioni e blocchi.
- Verificare l’escursione possibile del piede senza dolore e aumentarla quando possibile.
Muscolatura del polpaccio e posteriori della coscia

- Posizione di partenza: quadrupedia.
- Spingere il bacino verso l’alto.
- Se possibile premere i talloni verso il basso per intensificare lo stiramento.
- Mantenere la posizione 3 volte per 30 secondi.
- Eseguire 1–2 volte al giorno.
Rullo fasciale
L’allenamento fasciale con il rullo è importante nel trattamento del dolore al ginocchio, poiché spesso i disturbi derivano da accorciamenti, tensioni e blocchi delle catene miofasciali. Con l’uso regolare del rullo per le catene miofasciali accorciate e tese, il rullo rappresenta una terapia attiva per i problemi al ginocchio.
Muscolatura anteriore della coscia

- Posizione di partenza: prono.
- Posizionare il rullo grande sotto la coscia della gamba estesa; l’altra gamba piegata serve per modulare il movimento.
- Rollare attivamente la parte anteriore della coscia dalla cresta iliaca fino appena sopra il ginocchio.
- Eseguire gli esercizi lentamente e con controllo. Regolare la pressione secondo la sensibilità personale, ma spingersi fino al limite del dolore tollerabile.
- Rollare più intensamente le aderenze puntiformi o mantenere la posizione su quel punto.
- 3 minuti per lato.
- Eseguire 1–2 volte al giorno.
Muscolatura laterale della coscia

- Posizione di partenza: posizione laterale.
- Posizionare il rullo grande tra la parte esterna della coscia e il pavimento.
- Appoggiare la gamba superiore a 90° per stabilizzare e guidare il movimento.
- Rollare attivamente la parte laterale della coscia dalla cresta iliaca fino appena sopra il ginocchio.
- Eseguire gli esercizi lentamente e con controllo.
- Regolare la pressione secondo la sensibilità personale, ma spingersi fino al limite del dolore tollerabile.
- Rollare più intensamente le aderenze puntiformi o mantenere la posizione su quel punto.
- Raddrizzando la gamba superiore si può intensificare l’esercizio.
- 3 minuti per lato.
- Eseguire 1–2 volte al giorno.
Rinforzo
Un allenamento di forza mirato aiuta a rinforzare la muscolatura della gamba e a scaricare il ginocchio e le strutture circostanti. I muscoli rafforzati sono in grado di assorbire meglio le forze che agiscono sul ginocchio ad ogni movimento. Inoltre, la muscolatura stabilizza le articolazioni del ginocchio, proteggendole da sovraccarichi e malallineamenti. Gli esercizi di rinforzo rappresentano una terapia efficace per i problemi del ginocchio e contribuiscono a ridurre il dolore a lungo termine.
Squat

- Posizione di partenza: in piedi, piedi leggermente più larghi dell’anca e lievemente ruotati verso l’esterno.
- Scendere lentamente e con controllo in accosciata profonda. Spingere il bacino indietro e trasferire il peso sui talloni.
- Assicurarsi che la forza provenga dai glutei. Stabilizzare le ginocchia in modo che non collassino all’interno o all’esterno.
- Risalire lentamente e con controllo.
- In caso di problemi di equilibrio è possibile appoggiarsi con le mani a un oggetto stabile.
- 3 serie da 8–12 ripetizioni.
- Eseguire 2–3 volte a settimana.
Sollevamento della gamba in posizione laterale
- Posizione di partenza: posizione laterale.
- Piedi, ginocchia, anche e testa devono essere in linea retta. Sotto la testa si può mettere un supporto.
- Sollevare attivamente la gamba superiore e poi abbassarla controllando il movimento.
- Al punto più basso non appoggiare completamente la gamba a terra, ma risollevarla subito in modo che la muscolatura resti sempre attiva. Se non è possibile, si può appoggiare brevemente la gamba.
- Durante l’esercizio mantenere un tronco stabile ed eseguire movimenti lenti e controllati. Il busto non deve muoversi.
- Per rendere l’esercizio più difficile si può posizionare una fascia elastica appena sopra le ginocchia. La banda va posta poco sopra l’articolazione del ginocchio.
- 3 serie da 8–12 ripetizioni.
- Eseguire 2–3 volte a settimana.



Esercizi speciali
Per informazioni sugli esercizi speciali con le scarpe kybun e sugli esercizi di base sul tappetino kybun.
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