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Sperone del tallone

Di seguito vengono descritte la fascite plantare e lo sperone calcaneare. Attraverso una definizione vengono spiegati i due argomenti e indicate le cause della loro insorgenza. Vengono illustrati i possibili sintomi dello sperone calcaneare e della fascite plantare. Inoltre si forniscono informazioni sulle terapie e i trattamenti convenzionali e si mostra come il funzionamento dei prodotti kybun possa rappresentare un trattamento utile per sperone calcaneare e fascite plantare. Grazie a esercizi mirati viene mostrato come trattare autonomamente la fascite plantare e lo sperone calcaneare.

 
 
 
 
 
Sperone del tallone

Definizione

Cos’è uno sperone calcaneare?

Lo sperone calcaneare (noto anche come “sperone del calcagno”) è una escrescenza ossea che si forma sull’osso del tallone. Si distingue tra lo sperone plantare e lo sperone dorsale (o craniale). Lo sperone plantare è molto più comune e si trova nella zona di inserzione della fascia plantare (nota anche come “piatto tendineo”) sull’osso del tallone. Uno sperone dorsale si localizza invece sull’inserzione del tendine d’Achille.

Uno sperone può essere visibile in una radiografia del tallone e così il medico può formulare una diagnosi di sperone calcaneare. Molte persone hanno uno sperone calcaneare senza avvertirlo o senza che provochi dolore. Tuttavia questa escrescenza ossea può provocare lesioni e disturbi nell’area del tallone. Sebbene uno sperone osseo non possa essere eliminato, trattamenti appropriati possono portare a una significativa riduzione del dolore e a un miglioramento della qualità di vita.

Fascite plantare
  1. Tendine d'Achille
  2. Sperone dorsale
  3. Osso del tallone
  4. Sperone plantare
  5. Fascite plantare
  6. Fascia plantare

Cos’è la fascite plantare?
La fascite plantare è un’infiammazione della cosiddetta fascia plantare (nota anche come tendine plantare o piatto tendineo). La fascia plantare è una robusta banda di tessuto connettivo che va dall’osso del tallone alle articolazioni metatarso-falangee e sostiene l’arco plantare. Nella lingua comune la condizione viene spesso chiamata impropriamente “sperone calcaneare”, ma lo sperone è raramente la causa diretta del dolore al tallone, come verrà spiegato nel paragrafo seguente. A seconda dell’infiammazione e dell’irritazione della fascia plantare, il dolore può variare. Sperone calcaneare e fascite plantare possono presentarsi indipendentemente l’uno dall’altra, ma possono anche verificarsi contemporaneamente.

Da dove proviene il dolore al piede nello sperone calcaneare e nella fascite plantare?
I dolori attorno all’osso del tallone e alla pianta del piede derivano dall’irritazione della fascia plantare. A causa dei carichi scorretti o eccessivi elencati di seguito può svilupparsi una tensione aumentata nelle strutture miofasciali della catena posteriore (tra cui pianta del piede, polpacci e muscoli posteriori della coscia). Questa tensione allunga la fascia plantare, che può infiammarsi e causare i noti sintomi della fascite plantare. Il corpo, in presenza di tensione elevata, cerca di proteggere i punti deboli da lesioni e rotture. In questo caso le giunzioni tra osso del tallone e fascia plantare, così come tra osso del tallone e tendine d’Achille, sono potenziali punti deboli. Il corpo rinforza queste aree con cellule osteoblastiche che formano osso. Lo sperone è il risultato di questo processo. Lo sperone diventa problematico quando preme sui tessuti molli sensibili (ad es. la fascia plantare) attorno al tallone e li irrita ulteriormente. Questa irritazione può portare a un’infiammazione nel tallone e nella pianta del piede, ossia a una fascite plantare. Di seguito verranno illustrate le cause della fascite plantare e dello sperone calcaneare. Da queste informazioni si può dedurre come dovrebbe essere impostato il trattamento.

Cause di uno sperone calcaneare e di una fascite plantare

Le cause della fascite plantare e dello sperone calcaneare sono strettamente legate allo stile di vita moderno e alle condizioni ambientali mutate. Un tempo i nostri antenati si muovevano in modo più completo e molto più intensamente per procurarsi il cibo: la caccia, la raccolta di bacche o l’agricoltura sono solo alcuni esempi. Gran parte di questi movimenti avveniva scalzi e su terreni naturali. La natura del suolo e l’ampiezza del movimento portavano a una muscolatura del piede e della gamba ben sviluppata e caricata in modo naturale. Lo stile di vita è cambiato drasticamente nel corso dei millenni. La civiltà moderna è spesso caratterizzata da mancanza di movimento e da uno stile di vita sedentario. Quando ci muoviamo lo facciamo spesso su superfici dure e piatte come il cemento o l’asfalto e con scarpe rigide e di sostegno. Di conseguenza, la quantità e la qualità del movimento mutate determinano adattamenti corporei. Di seguito vengono descritti gli effetti di tali cambiamenti sulla comparsa di uno sperone calcaneare e di una fascite plantare.

Poca attività fisica e stile di vita sedentario

Poca attività fisica e stile di vita sedentario

Lo stile di vita moderno con la ridotta attività fisica e la sedentarietà modifica i carichi sul sistema muscolo-scheletrico, portando a corrispondenti adattamenti. Questi adattamenti sono determinanti anche per le cause della fascite plantare e dello sperone calcaneare. I seguenti cambiamenti contribuiscono in modo rilevante alla comparsa di fascite plantare e sperone calcaneare:

  • Muscolatura indebolita

    La mancanza di movimento e la sedentarietà provocano l’atrofia della muscolatura essenziale. I muscoli del piede e della gamba svolgono un ruolo cruciale nel sostenere l’arco plantare e nell’assorbire gli urti durante la deambulazione e la corsa. Se questi muscoli sono indeboliti, non possono svolgere efficacemente queste funzioni, aumentando il carico sulla fascia plantare.

  • Problemi di appoggio del piede

    La muscolatura indebolita può favorire difetti dell’appoggio plantare. I muscoli responsabili non riescono a sostenere adeguatamente l’arco longitudinale, con conseguente comparsa di piede cavo o piede piatto. L’abbassamento dell’arco porta a un allungamento non fisiologico della fascia plantare, che aumenta la tensione e può portare a irritazione e infiammazione. Un piede valgo (pronato) può determinare uno spostamento del tallone verso l’esterno e un’inclinazione del meso- e avampiede verso l’interno, causando una torsione della fascia plantare e quindi un sovraccarico e uno stress sulla stessa.

  • Disfunzione delle fasce

    Le fasce possono cambiare la loro struttura originaria e diventare fragili se vengono caricate in modo irregolare e non fisiologico. Ciò porta a tensioni, aderenze e blocchi fasciali. Le fasce non funzionano più correttamente e aumentano la tensione nella catena miofasciale posteriore. Questo allungamento innaturale della fascia plantare la rende più suscettibile a infiammazioni e lesioni.

  • Rigidità articolare

    La mancanza di movimento e lo stile di vita sedentario portano a un insufficiente impiego dell’arco di movimento massimo delle articolazioni. Ne consegue una rigidità naturale delle articolazioni. Articolazioni poco mobili, soprattutto attorno al piede, aumentano le forze che agiscono sulla fascia plantare, contribuendo a un suo sovraccarico e a possibili cause di fascite plantare e sperone calcaneare.

Pavimenti duri e piatti e scarpe rigide di sostegno

Le condizioni ambientali mutate influenzano notevolmente il carico sul sistema muscolo-scheletrico. I pavimenti duri e piatti e le scarpe rigide modificano la biomeccanica di ogni singolo passo e sono quindi determinanti nelle cause della fascite plantare e dello sperone calcaneare. I seguenti cambiamenti contribuiscono in modo significativo alla loro insorgenza:

Camminare su pavimenti duri

  • Forza d’impatto

    Camminando su pavimenti duri e piatti e con scarpe rigide e di sostegno, al momento dell’appoggio del tallone agiscono forze maggiori sull’apparato locomotore. A causa della durezza dei pavimenti industriali e della rigidità delle suole delle scarpe convenzionali, le forze non vengono adeguatamente assorbite, aumentando il carico sul corpo. Questo maggiore impatto colpisce per primo i piedi e quindi anche la fascia plantare, sovraccaricandola ulteriormente. Inoltre, a causa dell’impatto più elevato e precoce, si riduce il tempo di reazione della muscolatura responsabile. Se i muscoli non riescono a contrarsi in tempo, l’articolazione interessata non viene stabilizzata a sufficienza, causando anch’essa un sovraccarico. La muscolatura attorno alle numerose articolazioni del piede e della caviglia aiuta a proteggere la fascia plantare.

Legge di Newton

  1. Forza in Newton
  2. Tempo in secondi
  3. Camminare su pavimento piatto e duro con scarpe kybun
  4. Camminare su pavimento piatto e duro con altre scarpe
  • Sequenza di movimento innaturale

    A causa dei pavimenti duri e piatti e delle scarpe rigide e di sostegno, una sequenza di movimento fisiologica risulta notevolmente ostacolata. Da un lato la mancanza di attivazione muscolare al momento dell’appoggio del tallone (vedi «Forza d’impatto») fa sì che il piede cada incontrollato verso il basso. Si crea il cosiddetto “piede a collasso”. In questo modo la fascia plantare viene “battuta” ad ogni passo invece di essere guidata in modo controllato. Dall’altro lato la naturale rollata sull’avampiede è ridotta. In assenza di questa rollata naturale, la fascia plantare viene caricata maggiormente su un’area ridotta, aumentando il rischio di lesione e infiammazione. Inoltre manca l’allungamento naturale della fascia plantare durante la rollata sull’avampiede, che normalmente la mantiene morbida ed elastica proteggendola da sovraccarichi.

  • Muscolatura indebolita

    Anche la passività dei piedi su pavimenti duri e piatti e nelle scarpe rigide porta a un indebolimento della muscolatura essenziale che sostiene l’arco longitudinale e previene i difetti di appoggio. La fascia plantare viene così sovraccaricata ed è una causa di fascite plantare e sperone calcaneare. Camminare su terreni naturali cedevoli (ad es. sabbia o muschio) stimola e rinforza la muscolatura responsabile.

Sintomi dello sperone calcaneare e della fascite plantare

È importante menzionare che l’elenco che segue comprende i sintomi più frequenti dello sperone calcaneare e della fascite plantare. La lista non è però esaustiva; sono possibili anche sintomi atipici non elencati qui. I sintomi dipendono spesso da diversi fattori quali sensibilità al dolore, causa dell’infortunio, grado di lesione e costituzione fisica. Per una diagnosi precisa è necessario consultare un medico.

  • Dolore al tallone o alla pianta del piede, che può irradiarsi su tutta la pianta.
  • Dolore all’avvio (primi passi) dopo il sonno o dopo prolungati periodi di seduta.
  • Dolore al tallone durante l’appoggio del piede.
  • I disturbi insorgono gradualmente e peggiorano nel tempo.
  • All’inizio il dolore al tallone e alla pianta si manifesta solo sotto carico.
  • Dolore nella parte interna del tallone.
  • Dolore bruciante, come se un chiodo o un coltello penetrasse nella pianta del piede.
  • Infiammazione attorno al tallone o su tutta la pianta del piede.
  • Dolore al piede camminando nella zona del tallone e della pianta.
  • Dolore al tallone o alla pianta durante la flessione delle dita e la rollata del piede.
  • Sforzi intensi, come saltare, aumentano il dolore.

Terapie convenzionali - Cosa aiuta per sperone calcaneare e fascite plantare

Per trattare una fascite plantare e uno sperone calcaneare esistono diversi approcci. Di seguito vengono presentate alcune terapie per fascite plantare e sperone calcaneare. L’elenco non è esaustivo. Possono essere combinate diverse misure per trattare la condizione. Si consiglia una consulenza medica per individuare la terapia più indicata.

  • Riposo e alleggerimento:

    Per alleviare il dolore da sperone calcaneare o fascite plantare, è consigliato proteggere il tallone interessato e ridurre le attività. Esercizi leggeri per sperone calcaneare e fascite plantare possono essere utili.

  • Esercizi:

    Una terapia comune include esercizi di stretching per scaricare la fascia plantare. Questi esercizi possono essere eseguiti facilmente a casa senza attrezzi. Esercizi mirati possono aiutare entrambi i tipi di sperone (trattamento dello sperone dorsale e plantare).

  • Trattamenti fisioterapici:

    Attraverso esercizi specifici di allungamento e rafforzamento della muscolatura del piede, è possibile trattare lo sperone calcaneare e alleggerire la fascia plantare irritata. Trattamenti manuali possono sciogliere tensioni e blocchi e rappresentare un valido approccio terapeutico per sperone calcaneare e fascite plantare.

  • Plantari ortopedici:

    I plantari ortopedici possono essere una soluzione di transizione per trattare sperone calcaneare e fascite plantare. Gli elementi di sostegno del plantare aiutano a scaricare il tallone e la fascia plantare, svolgendo un ruolo importante nella terapia. Nelle aree dolorose i plantari sono spesso dotati di materiale morbido per alleviare il punto sensibile.

  • Farmaci:

    Antidolorifici e farmaci antinfiammatori possono contribuire ad alleviare i sintomi quando l’infiammazione del tallone è marcata. Non esistono farmaci specifici per fascite plantare o sperone calcaneare. In combinazione con altre misure come gli esercizi di stretching, il trattamento può risultare più efficace.

  • Terapia con onde d’urto:

    Questa terapia è un metodo efficace per trattare la fascite plantare o lo sperone calcaneare. È indicata soprattutto per dolori cronici e favorisce il processo di guarigione.

  • Interventi chirurgici:

    In rari casi si ricorre all’intervento chirurgico se il trattamento conservativo non ha dato i risultati sperati. L’obiettivo dell’operazione è rimuovere lo sperone che causa infiammazioni e dolori persistenti. Questa opzione dovrebbe essere presa in considerazione solo dopo una serie di trattamenti conservativi che non hanno portato miglioramenti.

Spesso queste misure non portano a una riduzione duratura del dolore perché non intervengono sulle cause alla base della fascite plantare e dello sperone calcaneare. L’obiettivo di ogni trattamento dovrebbe quindi essere l’eliminazione delle cause. Come descritto sopra, è necessario affrontare la mancanza di movimento, lo stile di vita sedentario, i pavimenti duri e piatti e le scarpe rigide di sostegno. Il funzionamento dei prodotti kybun si dimostra una terapia adeguata per sperone calcaneare e fascite plantare, poiché può eliminare le cause menzionate.

Funzionamento kybun - Cosa aiuta per sperone calcaneare e fascite plantare

I prodotti kybun mirano a eliminare gli effetti dannosi dei pavimenti duri e piatti e delle scarpe rigide, oltre a contrastare attivamente la mancanza di movimento e lo stile di vita sedentario. Grazie alle proprietà elastico-rimbalzanti dei prodotti kybun, i piedi vengono sia alleggeriti che attivati. L’alleggerimento consente, in una prima fase, di ridurre il dolore nei piedi dovuto a sperone calcaneare e fascite plantare. L’attivazione affronta le cause della fascite plantare e dello sperone calcaneare, così che i disturbi possano risolversi a lungo termine. Pertanto le scarpe kybun sono adatte per sperone calcaneare e fascite plantare, poiché aiutano nella terapia attraverso i seguenti meccanismi:

  • Distribuzione ottimizzata della pressione grazie alla riduzione dei punti di pressione

    Grazie alla proprietà elastico-rimbalzante delle scarpe kybun il piede può affondare profondamente nel materiale kybun che lo avvolge completamente. Questa ottimizzazione della distribuzione della pressione riduce i punti di carico localizzati. Le aree sensibili attorno allo sperone e alla fascite plantare vengono così scaricate, portando spesso a un immediato sollievo dal dolore. Con il sollievo l’infiammazione attorno al tallone e alla pianta può progressivamente diminuire. Inoltre il continuo leggero movimento sul materiale elastico-rimbalzante kybun amplia la superficie di carico, riducendo ulteriormente i punti di pressione.

con kybun

senza kybun

  • Riduzione dell’impatto dei pavimenti duri grazie all’effetto ammortizzante

    All’appoggio del tallone nelle scarpe kybun il materiale elastico-rimbalzante si comprime. Questo effetto di rimbalzo della suola cattura parte delle forze e le restituisce nella fase di rollata. La capacità di assorbimento della suola kybun esercita un’azione ammortizzante attorno all’area del tallone e protegge la fascia plantare da un impatto eccessivo. La forza ridotta diminuisce il carico sui piedi, riducendo il rischio di infiammazione della pianta o favorendo la guarigione di una fascia plantare già infiammata.

Legge di Newton

  1. Forza d'impatto 1 all'appoggio del tallone con scarpe convenzionali
  2. Forza d'impatto 2 all'appoggio del tallone con scarpe kybun
  3. Forza in Newton
  4. Tempo in secondi
  5. Camminare su pavimento piatto e duro con scarpe kybun
  6. Camminare su pavimento piatto e duro con altre scarpe
  • Attivazione della muscolatura del piede grazie alla proprietà elastico-rimbalzante

    Sulle scarpe kybun dal materiale elastico-rimbalzante i piedi sono costantemente leggermente in movimento e devono stabilizzare l’equilibrio. Questa attività allena la muscolatura del piede. Una muscolatura del piede più forte può stabilizzare le articolazioni sotto carico e ridurre le forze che agiscono sulla fascia plantare. Inoltre, l’attivazione della muscolatura affronta i difetti di appoggio che favoriscono lo sperone o la fascite plantare. In particolare l’abbassamento dell’arco longitudinale e la pronazione aumentano il carico sulla fascia plantare.
    Inoltre, grazie al lento affondamento del tallone nel materiale elastico-rimbalzante, l’apparato locomotore ha più tempo per reagire, perché l’impatto pieno è ritardato e ridotto. Questa dilazione permette alla muscolatura di attivarsi in tempo per stabilizzare il piede durante l’appoggio del tallone, evitando che la fascia plantare venga sovraccaricata.

Legge di Newton

  1. Carico massimo al tempo 1 all'appoggio del tallone con scarpe convenzionali
  2. Carico massimo al tempo 2 all'appoggio del tallone con scarpe kybun
  3. Forza in Newton
  4. Tempo in secondi
  5. Camminare su pavimento piatto e duro con scarpe kybun
  6. Camminare su pavimento piatto e duro con altre scarpe
  • Rollata naturale del piede grazie all’attivazione muscolare e alla funzione di rotolamento

    La suddetta dilazione dell’impatto e la conseguente attivazione muscolare fanno sì che, dopo l’appoggio del tallone, il piede non cada incontrollato ma possa effettuare una rollata fisiologica. Ciò protegge la fascia plantare da carichi incontrollati. Inoltre la suola elastico-rimbalzante con funzione di rotolamento permette una naturale rollata sull’avampiede. L’aumento dell’ampiezza di movimento allunga leggermente la fascia plantare ad ogni passo, mantenendola flessibile e resistente al carico. Una fascia plantare mobile riduce la tensione e protegge da processi infiammatori.

  • Protezione dalla disfunzione fasciale grazie a una sequenza di movimento fisiologica

    Grazie al lento affondamento all’appoggio del tallone e alla rollata controllata si favorisce una camminata fisiologica che preserva le fasce da cambiamenti strutturali. Una rete fasciale funzionante riduce la tensione sulla fascia plantare e la protegge da sovraccarichi.

  • Incremento della circolazione grazie a una maggiore attività motoria

    La maggiore attività e ampiezza di movimento nelle scarpe kybun aumenta la circolazione nei piedi, poiché i muscoli coinvolti hanno bisogno di più ossigeno. Anche la fascia plantare viene così meglio nutrita e resta resistente al carico. L’aumentata circolazione favorisce inoltre il trasporto di sostanze antinfiammatorie endogene verso la fascia plantare e l’allontanamento più rapido delle sostanze che favoriscono l’infiammazione. Ciò riduce la tendenza del tessuto all’infiammazione o ne accelera la guarigione.

Consigli d’uso per le scarpe per fascite plantare e sperone calcaneare

Prima di indossare le scarpe kybun per la prima volta, è utile seguire alcuni consigli d’uso. L’applicazione corretta delle scarpe per fascite plantare e sperone calcaneare può contribuire ad alleviare i disturbi. Trattate fascite plantare e sperone calcaneare inoltre con una terapia mirata, descritta nel paragrafo seguente.

  • Indossate le scarpe kybun all’inizio solo per il tempo che il vostro corpo tollera. Introdurre pause d’uso se il dolore dovuto a sperone calcaneare o fascite plantare aumenta o se si manifesta affaticamento dell’apparato locomotore. Il trattamento dello sperone e della fascite richiede tempo. A causa dell’effetto attivante dei prodotti kybun, la muscolatura si rafforza e all’inizio possono verificarsi le cosiddette reazioni iniziali.
  • Premete lentamente e in modo controllato il tallone nel materiale elastico-rimbalzante per scaricare la fascia plantare. Cercate un punto di carico in cui il dolore attorno al tallone è ridotto o assente. All’inizio fate attenzione a non effettuare una rollata troppo accentuata sul tallone.
  • Eseguite all’inizio passi piccoli e controllati, riducendo la rollata sull’avampiede in modo che la fascia plantare non venga eccessivamente allungata. Aumentate gradualmente l’ampiezza di movimento del piede se possibile.
  • Affiancate l’uso con gli esercizi seguenti per potenziare l’effetto delle scarpe kybun e aumentare la probabilità di guarigione. Questi esercizi sono pensati come complemento terapeutico per sperone calcaneare e fascite plantare.
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Esercizi utili per sperone calcaneare e fascite plantare

Per potenziare l’efficacia delle scarpe kybun e aumentare la probabilità di recupero dal dolore al piede, consigliamo di eseguire i seguenti esercizi per sperone calcaneare e fascite plantare. La selezione degli esercizi non è esaustiva e può essere completata con altre esercitazioni specifiche. In generale vale per tutti gli esercizi che il dolore attorno al tallone e alla fascia plantare non deve aumentare. Se un esercizio peggiora il dolore, deve essere interrotto. “Dolori” benefici e sciogli-enti al di fuori del punto doloroso dello sperone o della fascite (ad es. nel polpaccio) sono desiderabili.
Gli esercizi per fascite plantare e sperone calcaneare sono suddivisi nelle seguenti aree: “Camminare correttamente nelle scarpe kybun”, “Allungamento muscolare”, “Rullo fasciale” e “Rinforzo”. Idealmente le diverse aree vengono utilizzate come terapia complementare per sperone calcaneare e fascite plantare.

Camminare correttamente nelle scarpe kybun
La qualità di ciascun singolo passo è determinante nel trattamento dello sperone calcaneare e della fascite plantare per ridurre il dolore e eliminare i carichi scorretti. Le scarpe kybun offrono quindi una terapia ideale per questi disturbi.

Appoggio controllato del tallone
Appoggio controllato del tallone
  • Premere il tallone con cautela e controllo nel materiale elastico-rimbalzante per individuare l’intensità e il punto di carico in cui l’appoggio è possibile o il dolore al tallone si riduce.
  • Mantenere una posizione controllata del piede in modo che non si inclini né verso l’interno né verso l’esterno.
  • Appoggiare meso- e avampiede lentamente e in modo controllato in modo che la fascia plantare non venga eccessivamente irritata.
  • In questa fase non si deve eseguire una rollata attiva sull’avampiede. Il focus è sull’appoggio fisiologico del tallone.
Rollata controllata
Rollata controllata
  • Leggera rollata sull’avampiede, senza spingere attivamente con forza sulle dita. Una rollata troppo attiva allungherebbe ulteriormente la fascia plantare e il tendine d’Achille, rischiando di irritarli in presenza di lesioni.
  • Sperimentare l’ampiezza di movimento possibile del piede senza provocare dolore per sperone o fascite. Aumentare l’ampiezza di movimento quando possibile.

Allungamento muscolare
L’allungamento muscolare è fondamentale nel trattamento di sperone calcaneare e fascite plantare, poiché l’irritazione della fascia plantare spesso deriva da accorciamenti e tensioni della catena posteriore (tra cui pianta del piede, polpacci e muscoli posteriori della coscia). Con esercizi mirati di stretching per fascite plantare e sperone calcaneare è possibile affrontare attivamente questi accorciamenti, costituendo una terapia ideale.

Muscolatura del polpaccio
Muscolatura del polpaccio
  • Posizione di partenza in affondo.
  • Il tallone posteriore resta a contatto con il suolo e non deve sollevarsi.
  • Flettere lentamente il ginocchio anteriore in avanti fino a percepire un allungamento nel polpaccio.
  • 3 x 30 secondi per lato.
  • Eseguire 1 – 2 volte al giorno.
Muscolatura del polpaccio e posteriori della coscia
Muscolatura del polpaccio e posteriori della coscia
  • Un ginocchio piegato e l’altro piede appoggiato sul rullo fasciale. Aumentare la pressione appoggiando entrambi i piedi. Ulteriore aumento della pressione sovrapponendo le gambe.
  • Se compaiono dolori al polso, l’esercizio può essere eseguito anche sugli avambracci.
  • Massaggiare il polpaccio dalla zona sopra il tallone fino appena sotto il ginocchio.
  • Eseguire gli esercizi lentamente e in modo controllato.
  • Adattare la pressione alla propria sensibilità, ma raggiungere una soglia di dolore tollerabile.
  • Insistere sui punti di aderenza tenendo la posizione o massaggiando con più pressione.
  • Almeno 3 minuti per lato.
  • Eseguire 1 – 2 volte al giorno.

Rullo fasciale
L’allenamento fasciale con il rullo è importante nel trattamento di sperone calcaneare e fascite plantare, poiché l’irritazione della fascia plantare spesso deriva da accorciamenti e tensioni della catena posteriore. Con il massaggio regolare della catena miofasciale accorciata e tesa, il rullo fasciale è un valido strumento terapeutico attivo per fascite plantare e sperone calcaneare.

Pianta del piede
Pianta del piede
  • Massaggiare attivamente la pianta del piede con il rullo o una palla dalla zona del tallone fino alle dita.
  • Eseguire l’esercizio lentamente e in modo controllato.
  • Adeguare la pressione alla propria sensibilità, ma fino a una soglia di dolore tollerabile.
  • Insistere sui punti di aderenza mantenendo la posizione o massaggiando con maggiore pressione.
  • Almeno 3 minuti per piede.
  • Eseguire 1 – 2 volte al giorno.
Muscolatura del polpaccio
Muscolatura del polpaccio
  • Un ginocchio piegato e l’altro piede appoggiato sul rullo fasciale. Aumentare la pressione appoggiando entrambe le gambe. Ulteriore aumento della pressione sovrapponendo le gambe.
  • Se compaiono dolori al polso, l’esercizio può essere eseguito anche sugli avambracci.
  • Massaggiare il polpaccio dalla zona sopra il tallone fino appena sotto il ginocchio.
  • Eseguire gli esercizi lentamente e in modo controllato.
  • Adattare la pressione alla propria sensibilità, ma raggiungere una soglia di dolore tollerabile.
  • Insistere sui punti di aderenza tenendo la posizione o massaggiando con più pressione.
  • Almeno 3 minuti per lato.
  • Eseguire 1 – 2 volte al giorno.

Rinforzo
Un allenamento di forza mirato per i piedi è particolarmente importante in caso di difetti di appoggio (soprattutto piede piatto, piede cavo e piede valgo) per proteggere la fascia plantare da sovraccarichi. La muscolatura rinforzata supporta il trattamento di sperone calcaneare e fascite plantare perché riduce il carico sulla pianta e favorisce la guarigione. Si tratta quindi di una terapia efficace che contribuisce ad alleviare il dolore a lungo termine.

Muscolatura del piede - arco longitudinale
  • Posizione eretta a larghezza delle anche.
  • Tallone e avampiede a contatto uniforme con il suolo.
  • Sollevare lentamente l’arco longitudinale senza perdere il contatto del tallone o dell’avampiede con il suolo.
  • Prestare attenzione che il movimento parta dai piedi e non da una rotazione esterna del ginocchio.
  • Mantenere la posizione al punto più alto per 4 secondi.
  • Abbassare il piede in modo controllato e lento.
  • 3 serie da 8 – 12 ripetizioni per piede.
  • Eseguire 2 – 3 volte a settimana.

Prima

Dopo

Muscolatura del piede - arco trasversale
Muscolatura del piede - arco trasversale
  • Posizionare un asciugamano sul pavimento
  • Stare in piedi eretti a larghezza delle anche. L’esercizio può essere eseguito più facilmente anche in posizione seduta.
  • Con le dita dei piedi di un piede tirare l’asciugamano verso di sé.
  • Al termine riportare l’asciugamano alla posizione iniziale.
  • 1 – 2 minuti per lato per piede.
  • Eseguire 2 – 3 volte a settimana.
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